La cornea oculare riveste un ruolo fondamentale nella messa a fuoco del nostro apparato visivo e grazie alla stampa 3D coloro che hanno malattie o hanno subito danni all’apparato visivo potranno riprendere a vedere con meno difficoltà.
Purtroppo, però, negli ultimi anni c’è stato un netto calo delle cornee disponibili ad essere trapiantate; infatti, al momento, quasi 10 milioni di persone nel mondo necessitano di un intervento per prevenire la cecità.
Oltre a questi, circa 5 milioni di persone soffrono di cecità permanente dovuta al danneggiamento della cornea, spesso a causa di bruciature, lacerazioni e abrasioni.
Recentemente, un gruppo di ricercatori ha sviluppato una potenziale soluzione al problema: in uno studio pubblicato nel “Experimental Eye Research”, hanno dimostrato che prelevando delle cellule staminali da una cornea sana e mischiandolo all’alginato e
al collagene, hanno dato vita al cosiddetto “bio-ink”.
Attraverso una bio-stampante 3D hanno poi finalmente dato vita alle prime cornee 3d artificiali, nel giro di circa 10 minuti.
Oltre a questo, i ricercatori sostengono anche di essere in grado di creare una cornea adatta allo spettro visivo di ciascun paziente, attraverso la scansione delle cornee danneggiate degli stessi.
In ogni caso, nonostante la scoperta sia un grande passo avanti, i ricercatori sostengono che l’impiego effettivo nelle sale operatorie è ancora distante, dato che dovrenno effettuare innumerevoli test per salvaguardare la salute dei pazienti.
Fonte articolo: https://edgylabs.com/scientists-just-made-the-first-3d-printed-human-corneas