La manifattura additiva è ormai un mercato in forte crescita e secondo un recente studio (diversamente da quanto si credeva all’inizio) si andrà ben oltre la prototipazione rapida e la creazione di singoli pezzi.
La stampa 3D quindi non è più solo una prerogativa delle grandi aziende ma ora è guardata attentamente e con grande interesse anche dalle piccole medie imprese, visti i costi non proibitivi sia avvalendosi di una struttura esterna, sia decidendo di portare la tecnologia 3D all’interno della propria azienda.
Dallo studio emerge che da questa tecnologia le aziende continuano a trarre forti vantaggi e riescono ad ammortizzare l’investimento effettuato in tempi rapidi, risultando molto competitivi sul mercato.
La manifattura additiva si può quindi dire che è entrata nella maggior parte dei cicli produttivi delle aziende; aziende che prima di effettuare un investimento ovviamente vogliono aumentare le loro conoscenze e le abilità operative relazionandosi o con le università o facendo realizzare i primi prototipi attraverso i service di stampa offerti dalle aziende del settore.
TECNOLOGIA PROMETTENTE E VANTAGGI CONCRETI
Molte aziende che hanno integrato le tecnologie additive alla normale produzione, hanno individuato molteplici VANTAGGI:
- una riduzione dei tempi di progettazione e produzione;
- una riduzione dei costi;
- una riduzione dei tempi di commercializzazione;
- una ottimizzazione della biocompatibilità dei componenti;
- una maggiore competitività;
- la possibilità di realizzare soluzioni non ottenibili con i metodi tradizionali;
- un minor impatto ambientale nell’additive perchè viene inserito il materiale solo dove serve, al contrario delle tecnologie sottrattive dove si genera scarto;
- una riduzione dei costi della distribuzione perchè posso produrre il pezzo dove serve, posizionando la macchina nelle varie location;
- si può rallentare ” l’invecchiamento” di un prodotto, stampando i pezzi di ricambio quando serve, riducendo costose scorte di magazzino;
- nessun settore ne è escluso (ecco solo qualche esempio: meccanico, beni strumentali, automotive, medicale, beni di consumo, moda, packaging, aeronautica).
TUTTO QUESTO AIUTA A RISPARMIARE RISORSE ED AUMENTARE LA COMPETITIVITA’
E’ molto importante distinguere le finalità nell’uso della tecnologia 3D: se utilizzata per prototipazione, stampe di controllo (per vederne la geometria , l’estetica, la tenuta meccanica, ecc..) o stampe uso interno (dime, manipolatori, ecc..) la scelta di macchinari e materiali non è vincolante in quanto sono scelte interne aziendali; mentre se parliamo di produzione di serie, tecnologia e macchinari utilizzati diventano vincolanti. Buona norma sarebbe quella di certificare il processo produttivo, ma attualmente manca una normativa specifica in grado di definire gli standard produttivi richiesti alla Manifattura Additiva al fine di tutelare produttore e acquirente.
TECNOLOGIE ADDITIVE AL CONTRASTO CON LA PANDEMIA
La manifattura additiva ne sta uscendo più forte da questa grave situazione che stiamo vivendo. Questo ci fa capire quali siano gli svantaggi di un mondo industriale ancora poco digitale, e di come sia veramente importante avviare produzioni locali o customizzate.
Durante il caos dei primi mesi infatti alcuni ebbero la brillante idea di utilizzare stampanti 3D per produrre parti di ricambio introvabili (come le valvole dei respiratori), mezzi di protezione individuale (tipo le visiere) o componenti con i quali modificare prodotti industriali per trasformarli in strumenti medicali (per esempio le famose maschere da snorkelling trasformate in simil-respiratori).
Sicuramente non è stato risolto il problema, ma si è capito quanto sia importante poter produrre a casa nostra, POTER DECIDERE IN QUALUNQUE MOMENTO COSA VOGLIAMO PRODURRE, e soprattutto poterlo portare velocemente lì dove serve.
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